La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento che introduce il concordato preventivo è data per imminente, il testo del D.Lgs. che ne disciplina il funzionamento è stato firmato dal Presidente della Repubblica lo scorso 12 febbraio.
Il concordato dovrebbe fissare i redditi richiesti per gli anni 2024 e 2025 per tutti i contribuenti soggetti agli ISA, mentre per i forfetari, in via sperimentale, la proposta riguarderà l’anno 2024.
Il Decreto di cui sopra però non è sufficiente a consentire la piena applicazione della norma, per arrivare a tale traguardo sono necessari ulteriori provvedimenti che:
Individuino i dati che i contribuenti dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate per consentirle di formulare la proposta;
Indichino la metodologia di calcolo dei redditi concordati;
Individuino le condizioni eccezionali che consentano la disapplicazione del concordato accettato.
La comunicazione dei dati all’Agenzia delle Entrate dovrà essere fatta tramite una piattaforma informatica costituita appositamente per la procedura che verrà messa a disposizione dei contribuenti entro il 15 giugno prossimo; da tale momento avrà inizio l’iter per addivenire ad un accordo che dovrà essere raggiunto entro il 15 ottobre 2024.
Le tempistiche di attuazione potranno essere oggetto di modifica o specifica dal momento che non sono note se non le scadenze di cui sopra per cui non è dato sapere quali siano i termini entro i quali i contribuenti, a partire dal 15 giugno, dovranno fornire gli elementi per formulare la proposta concordataria.
Ci si augura che i provvedimenti attuativi, necessari al pieno funzionamento del provvedimento, siano emanati con la necessaria tempestività al fine di consentire un’approfondita analisi delle possibilità di applicazione dello strumento.