La bozza di legge di bilancio 2022 prevede una serie di novità in tema di detrazioni per lavori straordinari che di seguito vengono sintetizzate:

Confermate per tre anni, sino al 31 dicembre 2024, le agevolazioni edilizie più note: recupero edilizio 50% con limite di 96.000 euro di spesa; interventi di riqualificazione energetica 50-65%, bonus verde per il rifacimento delle aree verdi senza modifiche rispetto al passato.

Il bonus mobili viene anch’esso riproposto a tutto il 2024 ma viene ridimensionato il limite di spesa a 5.000 euro e deve essere collegato a lavori iniziati non più tardi dell’anno precedente l’acquisto. Il bonus è relativo all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori finalizzati all’arredamento dell’immobile ristrutturato. La classificazione degli elettrodomestici dovrà essere ricodificata nel corso del prossimo anno con difficoltà a raccordare le nuove disposizioni alle precedenti classificazioni.

Il bonus facciate, viene riproposto per il solo 2022 ma con percentuale di recupero del 60% rispetto all’attuale 90%.

Dal 2022 lo sconto in fattura e la cessione del credito sarà possibile solo per i lavori ricadenti nel 110%, per gli altri tale soluzione viene inibita.

Il bonus 110% viene prorogato pieno sino al 2023 per poi ridursi negli anni 2024 (70%) e 2025 (65%) per i condomini e le persone fisiche che possiedono palazzine da due a quattro unità abitative.

Per le case unifamiliari il bonus cessa al 30 giugno 2022 con l’eccezione per coloro che entro il 30 settembre 2021 hanno presentato la Cila o la documentazione per la demolizione e la ricostruzione; costoro potranno concludere i lavori entro il 31 dicembre 2022. Analogamente, potranno beneficiare della scadenza del 31 dicembre i proprietari di case unifamiliari con ISEE inferiore a 25.000 euro.

Le disposizioni sopra riportate, dovranno passare al vaglio del parlamento sino all’approvazione definitiva, per cui sino ad allora potranno essere oggetto di modifiche.